La curcuma e le sue mirabolanti proprietà! O no?
Sua maestà la curcuma, il superfood dalle incredibili proprietà nutrizionali. La curcuma, questa pianta di origine asiatica e utilizzata da qualche tempo anche in occidente come spezia per la preparazioni di varie pietanze, viene spesso pubblicizzata per le sue mirabolanti proprietà salutistiche, non solo da chi la commercia ma anche da esperti del settore quali biologi, nutrizionisti e dietologi.
Alcuni nostri lettori ci hanno chiesto ragguagli in merito, per questo motivo abbiamo pensato di fare cosa utile con questo articolo che sulla base delle ultime conoscenze, cerca di fare luce sulle effettive reali proprietà della curcuma.
Questa spezia e divenuta talmente popolare e conosciuta che nel web e non solo, si possono trovare svariati integratori a base di curcuma che ne esaltano le caratteristiche. La proprietà benefiche per l’organismo sarebbero da imputare alla curcumina, un estratto delle curcuma che in fitoterapia e ultimamente anche in medicina è tra le molecole più indagate e studiate.
Tra le proprietà fitoterapiche più interessanti che le vengono riconosciute ci sarebbero:
proprietà antinfiammatorie
proprietà antiossidanti
proprietà antidolorifiche
proprietà cicatrizzanti
proprietà antimicrobiche
proprietà ipocolesterolemizzanti
proprietà immunomodulanti
proprietà dimagranti
altre proprietà utili alla salute della pelle, del cervello e dell’intestino.
A veder bene le varie proprietà attribuitele, soprattuto per quantità delle stesse, la curcuma pare veramente essere il re incontrastato dei superfood, una panacea contro quasi tutti i mali.
Ma è veramente così? Come agisce? Cosa consociamo ad oggi di effettivamente dimostrato?
La risposta è molto. Come detto è una delle molecole più studiate e molti studi sono stati realizzati, il problema vero però è che più studi si mettono in atto più la confusione aumenta. Ad oggi, a livello scientifico, esiste molto materiale ben confuso.
Di certo si sa che vari studi dimostrano come in seguito all'assunzione orale di curcumina, più del 50% non venga assimilata dal’organismo, riducendo così sensibilmente gli effetti della stessa. Per far fronte a questo problemia si è sperimentata in differenti studi l'associazione tra curcumina e piperina. Secondo alcune ricerche, la contestuale associazione di piperina ne aumenterebbe la biodisponibilità, rendendola pertanto rilevabile nel plasma e biologicamente disponibile.
Bene ma ora cosa si può dire sulle proprietà benefiche imputatele?
Una risposta ci arriva da un interessante articolo pubblicato su Nature nel 2017 (consultabile in lingua originale al seguente link). Nell’articolo si può leggere che sarebbe arrivato il momento di arginare un continuo flusso di ricerche poco limpide, per questo alcuni ricercatori hanno pubblicato la più ampia rassegna critica sulla curcumina mai realizzata.
Con questa rassegna di studi si è giunti alla conclusione che non ci sono prove che la curcuma offra alcuno specifico beneficio terapeutico, a dispetto di migliaia di articoli di ricerca e oltre 120 studi clinici.
Quindi tutte queste mirabolanti proprietà non esistono? Tutto fumo e niente arrosto?
Beh, si…e no… ovvero è necessario leggere l’articolo nella sua interezza e conoscere almeno a grandi linee come si muove la ricerca scientifica in tali ambiti. Certamente se la fitoterapia e le storia millenaria di questa spezia racconta di effetti benefici, qualcosa di vero ci potrebbe pure essere, ma la scienza è altra cosa. Il metodo e la rigorosità che la contraddistingue non può convalidare principi miracolosi a qualcosa senza reali dimostrazioni valide ed accettate. Il “pensiero dicotomico”, bianco o nero, vero o falso, con cui la scienza procede, porta a non poter accettare teorie che non siano effettivamente dimostrate.
L’animo umano, compreso quello dello scienziato ricercatore che nonostante il metodo rigoroso che è consono applicare, vede il mondo non più in bianco e nero ma a sfumature di grigi o a colori dà però un interpretazione più aperta: il ricercatore Guido Pauli che studia i prodotti naturali all'Università dell'Illinois a Chicago ed è coautore della rassegna, cerca di fare un poca di chiarezza in questa confusione.
Pauli pensa che una parte del problema risieda nel fatto che i ricercatori non sanno sempre quale molecola stanno effetivamente studiando. Gli estratti di curcuma contengono decine di composti oltre alla curcumina, che a sua volta è usata come descrizione sintetica di quelle che in realtà sono tre molecole strettamente correlate. In alcuni casi, i ricercatori possono osservare effetti biologici promettenti, ma attribuiscono l'attività alla molecola sbagliata.
I fraintendimenti poi si autoalimentano, dice Michael Walters, autore principale della ricerca. Così si può segnalare che la curcumina ha un effetto anche se il test era viziato: "Si accetta ciò che è indicato come corretto in letteratura, per poi costruire un'ipotesi, anche se non regge". E gli scienziati non sembrano controllare la documentazione per vedere se i composti sono stati segnalati come problematici. Dal 2009 sono stati ritirati almeno 15 articoli sulla curcumina e decine di altri sono stati corretti.
Altri ricercatori sono ancora ottimisti "Ci sono prove che l'attività biologica dei curcumoidi è reale", dice Julie Ryan, radioterapista all'University of Rochester Medical Center di New York. La Ryan dice che la curcimina interagisce con molte proteine diverse e quindi funziona in modo differente da molti farmaci. La Ryan ha testato la curcumina su più di 600 persone in studi clinici sulla dermatite. Anche se non ha trovato effetti significativi, dice che vi sono indizi che meritano ulteriori studi. Ritiene che forme chimicamente modificate della curcumina potrebbero rivelarsi più efficaci sui tessuti che raggiungono.
Un colpo al cerchio ed una alla botte arriva infine da Bill Zuercher, biochimico all'University of North Carolina a Chapel Hill che dice: "E' possibile che la curcumina o estratti di curcuma abbiano effetti benefici, ma andare a fondo alla questione è complesso e potrebbe addirittura essere impossibile".
Il monito e la speranza di Walters con questa ricerca è quella di arginare le ricerche mal condotte per poter avere a disposizione in futuro studi metodicamente più rigorosi e quindi più attendibili, ma con un pizzico di amarezza chiosa "Le persone che dovrebbero leggere questa ricerca probabilmente non lo faranno".
Si evince che per definire con certezza queste mirabolanti proprietà della curcuma, ci toccherà munirci di molta pazienza.
Mirko Toller
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