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Significati nascosti del mondo delle favole


Principesse, castelli incantati, animaletti teneri, principi azzurri, paesaggi magici e tutto il tesoro luminoso che il mondo della fantasia può contenere, riflettono un enorme patrimonio che ha caratterizzato per secoli il percorso di crescita di ogni essere umano, pertanto l'universo fiabesco è amato oggi sia da adulti che da bambini. Ma al di là della magia, i tanto amati cartoni animati preferiti potrebbero contenere aspetti latenti che spesso vanno oltre l’aurea innocente del mondo infantile.

A lungo si è discusso sui messaggi subliminali che sono stati inseriti nei capolavori Disney, esponendo così i bambini fin dalla tenera età, seppur non in maniera esplicita, a stimoli legati al sesso. Pare che vi siano, oltre a riferimenti sessuali, altri significati latenti che s'insidiano con eleganza e fantasia tra simpatici animaletti e selve incantate, che riflettono dinamiche di personalità spesso disfunzionali richiamando l'attenzione ai disturbi mentali.


In un classico, "Biancaneve e i 7 nani", un primo significato nascosto è stato ipotizzato da Mitchell Stephens, docente dell’Università di New York, precisamente nei nomi dei 7 nani di Biancaneve, inerente alla droga: “Se il nome della protagonista – in lingua originale “Snow White” – è già un chiaro riferimento alla polvere bianca, quelli dei nani rappresentano i principali effetti dannosi derivanti dall’assunzione di cocaina”. 


Cucciolo (in inglese “Doopey”, sfatto): è il primo sintomo della dipendenza da cocaina, trascuratezza e instabilità.

Brontolo (in inglese “Grumpy”, irritabile): intrattabile, rappresenta l’astinenza.

Eolo (in inglese “Sneezy”, che fa starnuti): le conseguenze dell’abuso di cocaina sull’apparato orofaringeo e nasale.

Gongolo (in inglese “Happy”, allegro): rappresenta lo stato di euforia temporaneo.

Mammolo (in inglese “Bashful”, schivo): il disagio del cocainomane che evita rapporti umani e sociali.

Dotto (in inglese “Doc”, dottore): saccenza e sensazione di onnipotenza.

Pisolo (in inglese “Sleepy”, assonnato) : l’ultimo stadio, stanchezza e dolori articolari.


Anche nella favola di Winnie the Pooh si possono trovare celati altri significati psicologici inaspettati.


Christopher Robin: Schizofrenia. Una dissociazione della realtà, percezione distorta di essa, evidente nel bambino protagonista Christopher, che lo porta ad avere allucinazioni in cui immagina che i suoi giocattoli siano vivi e gli parlino.

Winnie The Pooh: Bulimia. Eccessivo bisogno famelico di miele, risultante dalla bassa autostima di Pooh.

Pimpi: Disturbo d’ansia generalizzato. Una condizione mentale caratterizzata da eccessiva e costante preoccupazione legata a diversi eventi e fonte di stress. Il maialino diventa eccessivamente nervoso diverse volte, come messo in evidenza dal modo in cui le orecchie sottilmente si contraggono.

Tigro: Sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Il tigrotto è affetto da ADHD. Non riesce a controllare la sua iperattività ed è estremamente impulsivo.

Tappo: Ossessivo compulsivo. Uno dei più comuni disturbi d’ansia, caratterizzato da pensieri, immagini e impulsi ricorrenti che innescano ansia e inducono la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali, come ad esempio nel coniglietto si esprimono sottoforma di azioni incontrollabili quale la pulizia a livello estremo.

Uffa: Disturbo Narcisistico di Personalità. Dominato dal "Sè Grandioso", il gufo è eccessivamente preoccupato di se stesso. Crede di essere l’animale più intelligente. Secondo altre fonti, pare soffrirebbe anche di Dislessia.

Ih Oh: Depressione. Disturbo dell'umore caratterizzato da un sentimento di tristezza, mancanza di attività e di piacere, come si evince nell’asinello.

Kanga: Sindrome della Leonessa. Madre iperprotettiva, è chiaramente ossessionata dal controllo del suo piccolo Ro.


E ancora, nel libro "Il Mondo Incantato", lo psicologo Bruno Bettelheim riscontra significati nascosti nella favola dei fratelli Grimm, La Bella Addormentata nel Bosco: la fata Malefica nel lanciare la maledizione rappresenta il menarca, mentre la principessa Aurora nel pungersi muore esattamente come l'infanzia nel passaggio all'età adulta il cui pieno avvenire è raffigurato simbolicamente dal bacio del principe. Ulteriore simbolo del menarca nella favola Cappuccetto Rosso , la mantellina rossa di Cappuccetto la cui entrata nel bosco rappresenta l'arrivo della pubertà e il lupo l'uomo predatore sessuale, da cui la fanciulla deve guardarsi.

Sempre Bettelheim si dedica anche a Shahrazad de Le Mille e una notte, il cui significato nascosto sarebbe di tipo freudiano, incarnato nei due protagonisti: il re Shahriyar rappresenta l’Es, privo del controllo dell'Io, mentre Shahrazad rappresenterebbe l’Io inteso come memoria, conoscenza, saggezza e prudenza, ma anche ilSuper-Io, rischiando la vita per obbedire a un imperativo morale. 

Per finire in Cenerentola si assiste ad un femminismo delicato, sacro e puro, calpestato da un femminismo cannibalesco o traviato (come spesso è stato definito) che è quello rappresentato dalla perfida matrigna e le sorellastre.




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