Antibiotico resistenza: nuove molecole e nuove speranze
Gli antibiotici sono stati e sono tutt'ora fondamentali in medicina, utilissimi per curare le infezioni prodotte da un vastissimo genere di batteri, hanno però un tallone d'Achille; una crescente frequenza di resistenza tra la maggior parte dei patogeni umani li sta rendendo inefficaci. Se questa tendenza dovesse continuare, le conseguenze per la salute pubblica e per la comunità generale potrebbero essere catastrofiche.
Un equipe francese porta però nuove speranze anche in questo campo, alcuni ricercatori sono recentemente riusciti a produrre due nuove molecole antibiotiche in grado di contrastare anche i batteri più tenaci.
Questa nuova tipologia di antibiotici innovativi, parte dallo studio condotto su una tossina di un batterio patogeno, capace di uccidere altri batteri non appartenenti al proprio ceppo, una molecola quindi in grado di far proliferare il batterio eliminando la "concorrenza". A partire da questa tossina, sono stati sviluppati due nuove tipologie di antibiotici che presentano inoltre proprietà positive non indifferenti. Per primo gli antibiotici, sono risultati efficaci su infezioni batteriche resistenti ad altre classi di antibiotici, per secondo, si è scoperto che i batteri non riescono a sviluppare resistenza, almeno a breve termine, a questo genere di antibiotici. Infine non meno importante è il fatto che questo genere di antibiotici non sembrano risultare tossici nemmeno a dosi molto elevate.
Un lavoro interessante che porta nuove speranze nella lotta contro le infezioni resistenti, per ora i presupposti sono ottimi ma sarà necessario passare alle fasi successive di studio e di test per rendere questi innovativi farmaci realmente disponibili.
Gli autori della scoperta commentano:
"Il nostro approccio biomimetico basato su tossine provenienti da microrganismi, ci portano alla scoperta di nuovi antibiotici che, specialmente in base all'escalation di resistenza, sono in grado di fornire una terapia farmacologica ridotta. L'esito principale di questo lavoro è che gli analoghi del peptide ispirati a un pezzo sostituito di una tossina batterica mostrano potenziale efficacia in gravi infezioni sistemiche e locali. Questi nuovi farmaci potrebbero essere utilizzati in combinazione con antibiotici già utilizzati in clinica, migliorando l'efficacia. Gli antibiotici destinati alle membrane batteriche sono un meccanismo non sfruttato per il trattamento di infezioni persistenti. È possibile che l'ulteriore sviluppo di questa serie di pseudopeptidi ciclici produrrà ulteriori farmaci."
Il lavoro è stato pubblicato su PLOS Biology.
Fonte: https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.3000337
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