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Le creme solari proteggono dalle scottature non dai tumori


Un ulteriore articolo scientifico smonta le credenze popolari sulla barriera dai melanomi: "non esistono prove".

Le creme solari che in base al tipo di protezione risultano efficaci contro le scottature, sarebbero inutili o quasi, contro i tumori della pelle. L'unico modo per difendersi: evitare i colpi di sole, proteggere i bambini con mezzi naturali, ma soprattutto far controllare le macchie della pelle e i nei da uno specialista.

Arriva l’estate e la voglia tintarella diviene quasi irrefrenabile. E dietro questo desiderio vi è spesso la convinzione che le creme solari proteggano dal rischio di melanoma della pelle. Una credenza che però è destinata a rimanere tale, in quanto, secondo numerosi studi scientifici non troverebbe alcun fondamento. A ribadirlo è la Revue médicale suisse, celebre rivista medica svizzera in lingua francese, in un articolo intitolato "il mito delle creme solari", pubblicato sull'ultimo numero, a firma del direttore Bertrand Kiefer. Questa tesi è fondata su un'analisi pubblicata in aprile che sintetizza ben 29 ricerche in cui sono state coinvolte oltre 300.000 persone.

La conclusione è che non c'è alcun beneficio provato da parte dei filtri solari nella prevenzione del cancro alla pelle. "Le persone che applicano più creme non hanno avuto meno melanomi di altri", ha sottolineato Kiefer in un'intervista rilasciata alla televisione nazionale svizzera, non mettendo tuttavia in discussione l'efficacia della protezione contro le scottature causate dai raggi UVB.

A dir il vero altre ricerche e altri studi, indicano che potrebbe esserci una leggera diminuzione del rischio di sviluppare melanoma con l'utilizzo frequente e massiccio di creme solari ad alta o altissima protezione, tali studi in contraddizione con questa ricerca danno comunque una diminuzione del rischio molto bassa, tale da essere considerata quasi nulla.

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno a livello mondiale: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. Questo tumore è, in particolare, decine di volte più frequente nei soggetti di ceppo europeo (caucasici) rispetto alle altre etnie. I tassi di incidenza più elevati si riscontrano infatti nelle aree molto soleggiate e abitate da popolazioni di ceppo nordeuropeo, con la pelle particolarmente chiara.

Le creme solari sono quindi adatte ad evitare le scottature ma proteggersi ulteriormente con gli indumenti quali cappelli, magliette, pantaloncini ed evitare di rilassarsi sotto il sole diretto prediligendo l'ombra dell'ombrellone, sembra quindi la cosa più sensata da fare e il consiglio da dare.







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